sabato 19 dicembre 2015

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domenica 7 giugno 2015

linux, permessi files

Ogni file in Linux ha tre parametri di "permessi":

· Utente proprietario (owner) del file

· Gruppo del proprietario

· Altri utenti

Per ogni parametro (ricordiamolo, sono tre), va impostato uno di questi valori:

0 = Nessun permesso

-

1 = Esecuzione

(x)

2 = Scrittura

(w)

3 = Esecuzione + Scrittura

(xw)

4 = Lettura

(r)

5 = Lettura + Esecuzione

(rx , è la somma dei valori 1+4)

6 = Lettura + Scrittura

(rw, 2+4)

7 = Lettura + Scrittura + Esecuzione

(rwx, 1+2+4)

Per cambiare il permesso ad un file (o ad una cartella) si usa il comando chmod, esempi:

chmod 777 -R cartella

In questo modo abbiamo impostato il permesso di lettura scrittura ed esecuzione ( 4+2+1 = 7 ) rispettivamente per proprietario, gruppo e utenti.

La -R serve per applicare i permessi anche su tutte le sottocartelle e i files all'interno.

chmod 644 ciccio

lettura e scrittura ( 4+2 = 6 ) per il proprietario e solo lettura ( 4 ) per gruppo e utenti. Equivalente a chmod u+w file

chmod 400 file

Se vogliamo che possa accedere a un file in lettura solo il proprietario (passare quindi da -r--r--r-- a -r--------). Equivalente a chmod go-r file

chmod 755 cartella

Così assegni permessi di lettura scrittura esecuzione al proprietario, lettura esecuzione al gruppo,lettura esecuzione agli altri.

Per sapere i permessi dei file in una cartella, usando la shell piazzatevi dentro una cartella (usate il comando "cd" per muovervi fra le cartelle), e date il comando:

ls -l

Verranno elencati i file presenti nella cartella, ogni riga avrà un aspetto simile a questo:

drwxr-xr-x 5 root root 4096 2007-01-05 18:08 home

Come potete vedere, quella è la riga della cartella "home", la prima colonna è quella che ci interessa per sapere i permessi.

Il primo carattere (d) indica l'attributo, ("d" vuole dire directory), saltatelo.

I successivi nove caratteri sono i permessi, vanno letti a 3 a 3, ovvero: (rwx) (r-x) (r-x) quindi, in questo caso, è come dire "755" (proprietario, gruppo, altri).

La terza colonna e la quarta (root e root) indicano rispettivamente il "proprietario" e il "gruppo" del file.

Altri comandi utili ed importanti per file e cartelle:

cd

Il comando cd serve a spostarsi tra le directory.

Ad esempio, facendo "cd /etc" ci si sposta nella directory "etc". "cd .." : serve invece a spostarsi nella cartella superione a quella in cui vi trovate.

df -h

Visualizza lo spazio libero rimasto nelle partizioni. Oppure nel pannello "applicazioni-->accessori" di GNOME c'è un analizzatore dello spazio occupato.

du -s /home

Restituisce la dimensione totale complessiva di una cartella, in questo caso la cartella "home".

free

Memoria di sistema libera

sudo gedit /etc/fstab

Vi mostra il file in cui vengono indicati i filesystem utilizzati e le directory ad essi associate.

gksudo

kdesu

Vedi "su" e "sudo". Se dovete avviare applicazioni grafiche con i privilegi di root (cioè dell'amministratore del sistema), se usate "sudo" potreste avere qualche problema. Usare invece gksudo per applicazioni Gnome e kdesu per quelle KDE in modo che carichi come root anche le librerie grafiche che servono a quei programmi. Utilizzo tipico: "gksudo nautilus". Facendo così si possono creare e modificare file in cartelle protette senza usare la shell.

ls -a

ls serve per elencare il contenuto di una directory. L'opzione -a serve a vedere anche i file nascosti

mv

Il comando mv serve per spostare, o rinominare, file e directory.

rm -r nomecartella

Rimuove la cartella con il suo contenuto. Il comando rm viene usato anche per cancellare files.

mkdir nomecartella

Crea una nuova cartella

su

passare ad utente di root. Se la password non va reimpostala con "sudo passwd root"

sudo

sudo (SUperuser DO) è un programma che consente di eseguire dei comandi con i privilegi di amministratore (sempre che vi sia abilitato). Facendo su si diventa a tutti gli effetti root. sudo invece assume i privilegi di root solo per un tempo limitato (15 minuti, di base).

which

Mostra il percorso completo di un file

Un'ultima cosa: un file o una cartella, per essere resa invisibile, bisogna semplicemente rinominarla con un puntino davanti. Ad esempio la cartella "prova", invisibile sarà ".prova".

In Windows, e quindi nei file systems FAT e NTFS, esiste un attributo "h" per rendere il file "invisibile". Qui su linux (file systems ext2, ext3 ecc..), non fuziona l'attributo "h" dal momento che per rendere invisibile file o cartelle si usa il sistema "puntino".

Il sistema dei permessi impostati mediante chmod NON funziona nei file system NTFS (quindi Windows), dove tutti i file sono di norma leggibili ed eseguibili da tutti.